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La salute nasce a tavola.
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Quale lievito usare? Vediamo!

In commercio esistono numerosi tipi di lievito. Ognuno con le proprie caratteristiche ed ognuno adatto per alcuni tipi di alimenti. Ma come orientarsi?

Iniziamo con la Panificazione.

Pasta madre (o lievito madre)

lievito_panettoSe per caso dobbiamo sfornare del buon pane avremo bisogno di far lievitare la pasta. Il lievito migliore per questo tipo di preparazione è sicuramente la pasta madre.

In passato questo tipo di lievito veniva passato di famiglia in famiglia, meditante lo scambio di pasta già lievitata. (Ricordiamo infatti che il lievito altro non è che una classe di batteri che trasformando gli amidi fanno lievitare la pasta, in pratica ci si passava un ceppo di batteri – totalmente sicuri per la salute!)

Nella storia recente del nostro paese questo tipo di lievito sta tornando di moda, soprattutto per la sua sicurezza e per il suo essere 100% naturale.

Lievito di Birra (fresco)

Il lievito di birra deve il suo nome al suo utilizzo primario: fare la birra!. Di solito è venduto in panetti da 25 grammi. La differenza tra il lievito di birra e pasta madre è la rapidità di lievitazione. In poche ore l’impasto raddoppia il suo volume. Questo tipo di lievito è indicato -oltre che per la birra- per la lievitazione di qualsiasi prodotto farinaceo. Mentre la pasta madre non ha scadenza questo prodotto è da consumarsi (preferibilmente) entro la data di scadenza indicata sulla confezione.

Un altra variante del lievito di birra è un prodotto secco e in polvere, viene venduto in bustine o in barattoli, molto simile a quello fresco ma in rapporto 1:4, ovvero 7 grammi di prodotto secco equivalgono a 25 grammi di prodotto fresco.

In commercio ci sono anche lieviti di orgine “chimica” ma che, nonostante siano totalmente sicuri per la salute, sconsiglio.